Calo dell’udito: ecco cosa fare

Audioprotesista controlla calo dell'udito - Gaudeo centri acustici specializzati

5 segreti per riconoscere un bravo audioprotesista

1) Rivolgersi al proprio medico

È una tappa necessaria per escludere potenziali patologie. È il medico di base (o otorino), infatti, che orienta il tuo percorso, escludendo che il calo dell’udito possa essere causato da malattie, decretando quindi la necessità di un apparecchio acustico su misura per te. Chiuso il cerchio delle visite specialistiche presso i medici, può avere inizio il percorso seguito da un audioprotesista

2) La professionalità dell’udioprotesista

Ci sono diversi aspetti che vi consigliamo di attenzionare quando ci si reca presso un centro acustico. È importante non cadere in acquisti precipitosi, il mercato – sia online che fisico – è pieno di offerte mordi e fuggi. L’acquisto dell’’apparecchio acustico è solo l’atto culminante di un percorso ben più lungo e strutturato che riguarda il paziente, il mezzo e non il fine del percorso riabilitativo.

L’attenzione che bisogna riporre alla persona che si ha davanti deve essere, quindi, a 360 gradi: assicuratevi che indossi il camice tipico dei professionisti sanitari, che sappia interpretare i referti prescritti dal medico di base, che sia iscritto all’albo professionale e che investa tutto il tempo necessario per ascoltare e annotare la storicità del vostro udito.

Appurato che si ha di fronte un professionista, inizia il percorso. Il bravo audioprotesista è colui che pone attenzione al paziente e alle sue specifiche esigenze. L’apparecchio acustico non è un dispositivo standard e uguale per tutti, ma una tecnologia che differisce a seconda dello stile di vita del paziente, delle caratteristiche morfologiche dell’orecchio, del grado di udito, e delle esigenze d’ascolto.

3) I test

Il compito dell’audioprotesista è quello di raccogliere più informazioni possibili sulle performance residue dell’orecchio per dare aspettative realmente raggiungibili al paziente durante la riabilitazione: dubitate dei professionisti che vi propongono un prodotto senza aver svolto una batteria di testi minima per analizzare la vostra situazione!
Tra i più diffusi vi è il test vocale, realizzato in una camera silente, totalmente insonorizzata, che permette di non inquinare la qualità dell’ascolto.

Come funziona il test vocale?
L’idea di fondo è di riprodurre il più meticolosamente possibile le diverse situazioni d’ascolto che il paziente vive nella sua quotidianità. Nel test vengono riprodotte nel silenzio e nel rumore sequenze di parole e frasi registrate, che il paziente deve ripetere. Si tratta di frasi che non hanno senso compiuto, così da renderne più difficile la comprensione, col volume si adatta in base alle risposte dell’utente: si abbassa ad ogni risposta corretta dell’ascoltatore e si alza con quelle sbagliate. Quante delle 10 parole simulate il paziente è in grado di comprendere? Dagli esiti dei testi, si inizia a profilare il quadro della condizioni uditiva.

Audioprotesista cura disturbi uditivi - Gaudeo centri acustici specializzati

Cosa ne pensate? Con un test di appena dieci minuti siamo capaci di ottenere tantissime informazioni oggettive utili per la riabilitazione uditiva, stabilendo obbiettivi di ascolto realizzabili senza dare false aspettative. Per cui, se vi state informando per un apparecchio acustico e una riabilitazione acustica non dimenticatevi di chiedere di farvi somministrare un test di questo tipo. Prenota ora il tuo test gratuito presso uno dei nostri centri Gaudeo.

4) Manutenzione e test successivi

Ma non finisce tutto al primo appuntamento! Per ottenere i primi risultati tangibili, il percorso solitamente dura solitamente almeno 4-6 mesi dalla prima visita.
Gli incontri successivi servono per monitorare i reali benefici dell’apparecchio acustico scelto, e calibrarlo all’evenienza. Come? Ci serviamo di un microfono dalle dimensione microscopiche che viene posizionato in prossimità della membrana timpanica al fine di registrare quella che è la reale quantità di suono che arriva all’orecchio. In questo modo è possibile personalizzare l’apparecchio a seconda delle caratteristiche morfologiche del soggetto e di come queste influenzano la fisica del suono.
E non scordatevi la manutenzione: l’audioprotesista deve essere accorto a prevenire i guasti e eseguire la frequente pulizia, attraverso la strumentazione ad hoc che permette la scomposizione del computer del nostro apparecchio.

5) Esenzioni, agevolazioni, contributi

Esistono diversi modi per detrarre le spese sugli apparecchi acustici, è dovere dell’audioprotesista mostrarvi in che modo. La trasparenza del professionista in materia di esenzioni e agevolazioni, deve fungere quindi da campanello di allarme: assicuratevi che la struttura a cui vi state rivolgendo sia convenzionata e che vi sia illustrato correttamente in che modo è possibile godere di tali agevolazioni.

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