Per ipoacusia si intende la perdita parziale o totale dell’udito, in uno o in entrambe le orecchie. Nella maggior parte dei casi la riduzione della capacità uditiva si manifesta con l’avanzare dell’età, ma può colpire anche giovani o bambini. Tra le cause principali troviamo l’ereditarietà, l’esposizione a frequenti suoni, l’eccessiva presenza di cerume o di corpi estranei nell’orecchio.
Tipi di ipoacusia
Per comprendere quali possono essere i diversi tipi di ipoacusia, è importante conoscere i meccanismi che permettono di percepire il suono. A seconda di dove si manifesti il danneggiamento dell’organo uditivo, il disturbo può presentarsi in differenti tipologie.
- Ipoacusia trasmissiva – Ad esserne interessati sono l’orecchio esterno e quello medio, e si verifica quando il suono non è convogliato efficacemente all’interno del condotto uditivo, faticando quindi a raggiungere il timpano e la catena dei tre ossicini (incudine, staffa, martello). L’ostruzione può essere determinata dalle cause sopracitate (presenza di corpi estranei, cerume, acqua, infezioni).
- Ipoacusia neurosensoriale – Il danneggiamento dell’organo in questo caso interessa l’orecchio interno, a causa di una disfunzione delle cellule ciliate della coclea, fondamentali per trasformare le onde sonore in stimoli nervosi. L’ipoacusia neurosensoriale porta in molti casi alla perdita quasi totale dell’udito ed è causata dall’invecchiamento o dall’esposizione frequente a suoni.
- Perdita uditiva mista – A volte all’ipoacusia trasmissiva si accompagna una ipoacusia neurosensoriale, con un danneggiamento d’organo che coinvolge quindi sia l’orecchio esterno che quello interno.

Sintomi dell’ipoacusia e come riconoscerli
Suoni ovattati, difficoltà a seguire le conversazioni, addirittura vertigini o un persistente ronzio all’orecchio. Ecco come si presenta l’ipoacusia nella fase adulta, con sintomi che possono variare a seconda della causa. Come detto nei paragrafi precedenti, solitamente la perdita dell’udito è correlata all’avanzare dell’età, ma il disturbo può manifestarsi anche durante l’infanzia.
Quando il bambino non è spaventato dai rumori forti o non si gira spontaneamente agli stimolo sonori, è probabile che si tratti di una perdita dell’udito. Un disturbo che nei primi anni di vita può causare un ritardo a pronunciare le prime parole, o è difficile capire quando vengono espresse.
Livelli di gravità dell’ipoacusia
Ipoacusia lieve
Si parla di ipoacusia lieve quando il deficit corrisponde ad un abbassamento della soglia uditiva tra i 20 e 39 dB. Una lieve perdita dell’udito che può generare difficoltà nel seguire i discorsi quotidiani, ma che al tempo stesso non compromette l’apprendimento del linguaggio nel caso dei bambini.
Ipoacusia moderata
L’ipoacusia è invece moderata quando il deficit è tra i 40 e gli 69 dB. In alcuni casi, a causa della compromissione dell’udito che rende difficile una normale conversazione, è necessario utilizzare un apparecchio acustico.
Ipoacusia grave
Nell’ipoacusia grave l’utilizzo dell’apparecchio acustico è spesso essenziale, e talvolta i soggetti coinvolti hanno bisogno di utilizzare alcune forme di comunicazione alternativa, come leggere le labbra o utilizzare il linguaggio dei segni. Il deficit acustico è tra i 70 e gli 89 dB.
Sordità
Parliamo infine di sordità quando i soggetti sono completamente incapaci di sentire un suono. Il deficit è superiore ai 90 dB, e spesso possono trarre beneficio da un impianto cocleare.